Sicurezza Cantieri Industriali

Come mettere in sicurezza un cantiere industriale? La sicurezza è senza dubbio uno degli aspetti più importanti in ogni cantiere industriale, poiché i lavoratori devono essere tutelati il più possibile. La situazione però è delicata e tutto dipende in base alla tipologia dei lavori e con l’avvento del Coronavirus diverse norme sono cambiate. 

Tutte le responsabilità che sono previste nelle leggi variano a seconda dei cantieri, se di piccoli o di grandi dimensioni, senza contare le diverse figure che devono gestire e controllare l’andamento dei lavori. In questo momento di piena emergenza si fa affidamento soprattutto sul buonsenso e sul rispettare le regole già in vigore, anche se attualmente numerosi cantieri stanno riaprendo man mano che l’epidemia da Covid-19 sembra diminuire. Inizialmente si erano lasciati aperti solamente i lavori riguardanti strutture sanitarie e per la messa in sicurezza, necessarie per combattere il prima possibile la pandemia. Ci sono state diverse problematiche legate ai vari vincoli contrattuali, d’altronde in un momento così difficile si deve essere coscienti della situazione attuale, lasciando la priorità ai servizi primari che aiutano l’intera collettività. 

Dopo il primo decreto legge infatti, ci sono stati diversi riferimenti alle varie attività professionali: il direttore ed il responsabile dei lavori, insieme al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzioni, hanno visto i loro ruoli ampiamente stravolti, poiché non possono svolgere le loro mansioni da remoto. Queste figure infatti sono a stretto rapporto con i fornitori, i lavoratori e ispezionano spesso i cantieri per verificare il procedimento dei lavori e il rispetto delle norme di sicurezza. 

Il ruolo più importante nella sicurezza in un cantiere industriale la svolge il Coordinatore per la sicurezza, che deve progettare tutto il cantiere in maniera da tutelare ogni persona. Prima dell’inizio di qualsiasi lavoro infatti il CSP (coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione) interviene e solo in seguito può operare il CSE (coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione). Il committente o il responsabile dei lavori è tenuto per legge alla tutela dei lavoratori, ed è richiesto di pianificare e garantire il funzionamento del cantiere con la massima sicurezza. Se nei lavori è presente solamente una azienda, il progetto di tutela dei lavoratori è tutto riassunto nel Piano Operativo di sicurezza (POS), in caso contrario il committente o il responsabile dei lavori designa il CSP. 

Tutte queste figure lavorative servono per proteggere i lavoratori, infatti ogni cantiere ha i propri “rischi”, che devono essere definiti in primis dal datore di lavoro, in più il CSP deve redigere le possibili minacce sia come fattore economico sia sulle possibili ripercussioni. Il CSE invece ha il compito di seguire continuamente i lavori, quindi svolgendo un controllo costante del cantiere per poter prontamente modificare e nel caso riprogettare interamente qualsiasi misura di sicurezza necessaria. In sintesi, i compiti del coordinatore in esecuzione si possono riassumere in:
– controllo dell’efficienza del POS (piano operativo di sicurezza);
– verifica dell’applicazione delle norme di sicurezza;
– adeguamento del piano di tutela nel caso di modifiche nel cantiere;
– coordinamento delle attività tra i datori di lavoro;
– segnalazione di possibili violazioni;
– sospensione in caso di un pericolo imminente del cantiere.